Abbey Tripel

La Belgian Tripel è una birra ale forte con una leggera nota speziata e un finale secco. Questa birra ha una storia che affonda le radici in Belgio, dove fino al 1983 era in vigore una legge nota come "Vandevelde Act," che vietava la vendita di superalcolici, ma non regolamentava il vino e la birra. Questa mancanza di regolamentazione ha portato a un aumento nella produzione e commercializzazione di birre più forti. Nel 1934, l'abbazia trappista di Westmalle creò una birra ale piuttosto forte e la chiamò "superbirra." Vent'anni dopo, nel 1956, la ricetta subì alcune modifiche e la birra prese il nome di Belgian Tripel. Questo termine, in realtà, indica la birra più forte tra una serie di birre trappiste, che erano suddivise in enkel, dubble e tripel, ovvero singola, doppia e tripla.

La Tripel offre un bouquet aromatico complesso che va dal moderato al significativo in termini di speziatura, con note fruttate di agrumi come l'arancia e la banana. Si avvertono anche sentori generosi di fenoli speziati, pepe e talvolta chiodo di garofano. Il carattere del luppolo è generalmente lievemente presente, con note speziate e talvolta aromatiche. Gli alcoli presenti sono morbidi e non troppo intensi, mentre il malto offre toni delicati di cereale dolce o talvolta leggero miele.

Dal punto di vista dell'aspetto, la Belgian Tripel presenta una gamma di colori che vanno dall'intenso giallo al dorato intenso, con una buona limpidezza. La schiuma bianca è persistente, cremosa e compatta, spesso creando caratteristici archetti sul bicchiere.

Nel gusto, la Belgian Tripel offre un profilo di malto piacevolmente rotondo con una punta amara che varia da media ad alta intensità. Malto, lievito, luppolo e alcol si combinano in modo armonioso e uniforme. L'effervescenza elevata contribuisce a un finale secco, con un retrogusto moderatamente amaro, speziato e fruttato. In bocca, si avverte un corpo che va da medio-leggero a medio. Nonostante il suo elevato contenuto alcolico, la Tripel non ha un sapore alcolico pronunciato e non lascia sensazioni di calore prevedibili. La maggior parte delle Tripel trappiste ha almeno 30 IBU (Unità di Amarezza Internazionale) e tradizionalmente vengono sottoposte a rifermentazione in bottiglia.

Per quanto riguarda gli ingredienti, la Belgian Tripel è preparata con malto Pilsner e spesso include aggiunte di zuccheri chiari. I luppoli utilizzati sono del tipo Saaz o Styrian Goldings, e vengono impiegati ceppi di lievito belga che producono esteri fruttati, fenoli speziati e alcoli superiori. Sebbene la ricetta tradizionale non preveda l'uso di spezie, se queste vengono utilizzate, dovrebbero essere appena percettibili in secondo piano.

In termini di confronto di stile, la Belgian Tripel somiglia a una Belgian Golden Strong Ale ma è leggermente più scura e ha un corpo più pieno.

Abbinamenti gastronomici per la Birra Tripel

Queste birre, grazie al loro carattere erbaceo distintivo, si sposano alla perfezione con una varietà di piatti. Sono compagne ideali per piatti di selvaggina a piuma come la quaglia, carni bianche come il Wiener schinitzel e persino un delizioso tagliere di prosciutto di Parma. Provatele con piatti come el Quesadillas, pollo Thai o pasta al pesto, e scoprirete come le Tripel possano esaltare le note citriche, erbacee e minerali di tali piatti. In particolare, con piatti a base di cavolfiori, broccoli, asparagi e cavoletti di Bruxelles, le Tripel offriranno una sorprendente esperienza gustativa.

Ora, quanto alle differenze tra Dubbel e Tripel, è importante sottolineare che le Dubbel sono tipicamente caratterizzate da un profilo più dolce e maltato rispetto alle Tripel. Le Dubbel sono preparate con l'aggiunta di zucchero candito, il che conferisce loro il distintivo colore marrone scuro e un sapore molto dolce. D'altro canto, le Tripel presentano un colore dorato e sono notevolmente meno dolci, puntando invece sull'amaro e spesso con un contenuto alcolico più elevato. Infine, è da notare che, in generale, le Dubbel hanno un tenore alcolico inferiore rispetto alle Tripel.

Caratteristiche della Birra Quadrupel

La Quadrupel è una varietà di birra appartenente alla categoria delle birre molto forti e aromatiche, progettate per un lungo invecchiamento in cantina, durante il quale sviluppano complessità e secchezza. Questa birra offre un profilo di gusto che include note di frutta, anche secca o in spirito, nonché sfumature di spezie e cioccolato. Questo stile birrario, dall'indole vinoso, è noto anche come ABT o "abate," indicando il suo status di birra d'abbazia di alto rango.

La Quadrupel, come suggerisce il nome, ha radici nei monasteri trappisti ed è simile alla Dubbel, ma si distingue per il suo sapore più intenso e complesso e un contenuto alcolico che può raggiungere anche il 10%. La La Trappe Quadrupel è considerata una delle versioni più complesse all'interno della sua categoria.

Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, questa birra presenta un colore marrone tendente al noce, con una schiuma ambrata densa ma poco persistente e una carbonatura leggera. Al naso, offre sentori di malto tostato, caramello, frutta secca e spezie, arricchiti da accenni agrumati, floreali e vinosi.

Al palato, emergono note dominanti di dolcezza maltata e fruttata, con una percezione moderata dell'alcol e un finale secco e leggermente amaro. La Quadrupel è rinomata per il suo gusto ricco e persistente, che migliora con l'invecchiamento. In sintesi, è una birra ad alta fermentazione, dal colore ambrato, caratterizzata da un alto tenore alcolico, complessità e prestigio all'interno della gamma di birre prodotte da un birrificio.

Le birre d'abbazia, tra cui la Quadrupel, sono legate alla tradizione dei monaci trappisti e si distinguono per un elevato tenore alcolico, che varia da 9 a 13 gradi, e un sapore intenso e corposo. Solitamente, queste birre presentano colori bruni o rossi scuri, e il sapore maltato è leggermente bilanciato da una nota di amaro.

L'origine delle birre d'abbazia è antica, e le varie tipologie erano inizialmente associate al grado alcolico e alla qualità degli ingredienti utilizzati, come il malto e i cereali. Più ingredienti venivano impiegati, maggiore era la forza e il carattere della birra Quadrupel.

La denominazione delle birre d'abbazia, inclusa la Quadrupel, risale all'usanza di segnare i barili con croci di gesso: una croce indicava la birra normale, due croci la Dubbel, tre croci la Tripel e quattro croci la Quadrupel. La famiglia delle birre d'abbazia è diversificata e comprende numerose varietà, ma tradizionalmente, la birra singola era leggera e poco alcolica, adatta ai monaci e agli operai, mentre le classi abbienti preferivano birre più forti come la Dubbel, la Tripel e la Quadrupel.

A causa del suo elevato tenore alcolico, la Quadrupel è spesso servita come accompagnamento per pasti principali a base di carne o pesce e può anche essere utilizzata per ristorare e rinfrescare il corpo. Sebbene in passato fosse riservata alla nobiltà, oggi è apprezzata anche dai lavoratori.