Questo sito usa i cookie per fornirti un'esperienza migliore. Cliccando su "Accetta" saranno attivate tutte le categorie di cookie. Per decidere quali accettare, cliccare invece su "Personalizza". Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Informativa Privacy.
- Vini Naturali
- Tipologia
- Produttore
- Alchimia
- Alessandro Viola
- Alessio Brandolini
- Aurete
- Aurora
- Azienda Agricola Bertolino
- Azienda Agricola Fabio Ferracane
- Azienda Agricola Millami
- Badalucco Dos Tierras
- Ca' del Vent
- Calalta
- Cantina Giardino
- Carlania Celler
- Casa Caterina
- Colleformica
- Corvagialla
- Crocizia
- Danielli
- Domaine Cady
- Domaine Gross
- Domaine Obriere
- Easy (Tenuta L'Armonia)
- Etnella
- Eugenio Bocchino
- Fattoria Mani di Luna
- Ferlat
- Francesco Massetti
- I Vignali
- Il Gelso Moro
- Il Vecchio Poggio
- Koi
- La Ginestra
- Lesom Weine
- Maciot
- Mathilde et Stephen Durieu
- Maison Chastagnol
- Pedecastello by Alex Della Vecchia
- Raica
- Regina del Quartuccio
- Sieman
- Suriol
- Tenuta Baroni Campanino
- Tirelli
- Vanempo
- Località
- Zona Produttiva
- Vitigno - Uvaggio
- Stile & Gusto
- Vini Convenzionali
Aurete
Tre amici uniti dalla passione per il vino e dalla volontà di portare alla ribalta il territorio di Esperia costituiscono nel 2018 i vigneti “Aurete”, “Via Romana” e “Cariano”, quest’ultimo risalente al 1840, intraprendendo un percorso biodinamico, nel pieno rispetto della diversità ambientale.
“Crediamo in un’agricoltura sostenibile, che rispetta l’ambiente, che osserva ed interpreta la natura, ne asseconda ritmi e cicli riconciliando l’uomo con se stesso, con il suo essere parte di un ecosistema complesso dove tutto è connesso.”
Le vinificazioni di Aurete giocano di sottrazione: fermentazioni spontanee, lunghe macerazioni, affinamento in anfora.
I vini sono specchio dell’annata, degli umori della nostra terra, riflesso della conduzione agronomica e dell’amore per ogni singola pianta che ha una sua individualità e caratteristiche peculiari. Valore aggiunto del territorio è la presenza di numerosi vitigni autoctoni tra i quali spiccano il Raspato Nero e la Reale Bianca inseriti nel marzo 2021 dall’Arsial nel registro nazionale e regionale.