Toccalmatto

Nel 2008, Bruno Carilli materializza il suo sogno dando vita al birrificio Toccalmatto a Fidenza, dotato inizialmente di un impianto da 550 litri per cotta. La continua e meticolosa ricerca sui luppoli posiziona Toccalmatto all'avanguardia nella sperimentazione, consolidandone la posizione come punto di riferimento a livello nazionale.
Nel 2010, al Domus Birrae di Roma, viene presentata "La Zona Cesarini", una delle prime Pacific IPA mai prodotte, destinata a diventare uno dei prodotti di punta del birrificio e un'icona delle IPA italiane.
Nel 2015, viene inaugurato un nuovo impianto con una capacità produttiva di 50 ettolitri, otto volte superiore al precedente. Nel luogo originario, il negozio Toccalmatto rimane un punto di arrivo, una vetrina per le produzioni del birrificio e un luogo d'incontro per gli appassionati provenienti da tutto il mondo.
Nel 2017, Bruno Carilli sigla un accordo con il produttore belga Caulier, affiancato nel tempo da giovani collaboratori nella fase produttiva. Dopo aver ottenuto un notevole successo in Europa, Toccalmatto prosegue nel raccogliere consensi e premi, guadagnandosi l'informale titolo di "Accademia Brassicola" grazie al contributo dato nella formazione di birrai affermati.
Il Birrificio Toccalmatto è rinomato per la sua attenzione ai dettagli e alla qualità, impiegando sia tecniche di produzione tradizionali che moderne per creare birre uniche e di alta qualità. La vasta gamma di stili e sapori, compresi birre luppolate, acide, a fermentazione spontanea e affinate in botte, caratterizza le birre Toccalmatto.
Il Birrificio Toccalmatto ha conquistato numerosi premi in Italia e all'estero per la sua birra di alta qualità e la creatività, posizionandosi come uno dei migliori birrifici artigianali del paese. Per gli appassionati di birra in cerca di opzioni creative e di alta qualità, le birre del Birrificio Toccalmatto sono vivamente consigliate.
Da notare che il Birrificio Toccalmatto produce anche birre senza glutine, lanciando nel 2015 la sua prima birra senza glutine chiamata "B Space Invader". Questa birra è realizzata utilizzando malto senza glutine prodotto da cereali alternativi come riso, mais e miglio.