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Birre Amare e Birre da Amare
Pubblicato il 05.09.2023
Il Profondo Amore per l'Amaro: Esplorando gli Stili di Birra più Coraggiosi
Nel mondo delle birre artigianali, c'è una caratteristica che divide chi beve birra in due categorie: gli amanti dell'amaro e gli altri. Per alcuni, l'amaro non è semplicemente un sapore, ma una vera e propria passione.
Questi bevitori sono affascinati dall'esplosione di luppolo, dalla complessità delle sfumature amare e dall'indice di amaro che definisce la personalità di una birra. In questo articolo, ci immergeremo nel mondo delle birre amare, esplorando gli stili più audaci e scoprendo quanto l'indice di amaro sia importante nel definire l'identità di una birra. Pronti a sfidare il vostro palato? Allacciate le cinture e preparatevi a un viaggio sensoriale attraverso il regno delle birre amare.
Perché la Birra è Amara
Quando solleviamo un bicchiere di birra e percepiamo quell'inequivocabile tocco amaro, è il luppolo che ci svela la sua magia. Tra gli ingredienti fondamentali che compongono questa bevanda millenaria, il luppolo svolge un ruolo cruciale nel determinare l'amaro che la caratterizza. Ma cos'è esattamente il luppolo e come contribuisce all'esperienza sensoriale che ci regala una birra?
Il luppolo, conosciuto scientificamente come Humulus lupulus, è una pianta che cresce in lunghe liane, producendo fiori a forma di coni. Il suo nome, "lupulus," sottolinea la sua natura intrinsecamente aggressiva; se lasciato a sé stesso, il luppolo può soffocare altre piante, proprio come il lupo con l'agnello, come lo definiva Plinio il Vecchio. Le coltivazioni di luppolo richiedono supporti alti di diversi metri, permettendo alle piante di crescere in libertà e svilupparsi in altezza.
Nel processo di produzione della birra, il luppolo fresco in forma di coni o pellet pressati delle piante femmine viene utilizzato per conferire quell'amaro distintivo alla birra. Tuttavia, il suo ruolo non si limita solo a questo aspetto. La luppolatura svolge anche una funzione conservante, contribuendo a mantenere la birra fresca più a lungo. Inoltre, favorisce la ritenzione della schiuma, migliora la limpidezza e, naturalmente, gioca un ruolo fondamentale nell'aroma e nel sapore della birra.
Le varietà di luppolo sono suddivise in due categorie principali che si sovrappongono: luppoli da amaro e luppoli da aroma. L'amaro è principalmente attribuito agli alfa acidi, mentre i beta acidi contribuiscono in misura minore. I luppoli più ricchi di alfa acidi sono economicamente adatti per conferire amaro alla birra. D'altra parte, i luppoli da aroma contengono più oli essenziali, che sono responsabili degli intensi aromi che caratterizzano le birre luppolate. Questi aromi possono spaziare dal profumo di agrumi, limone, pino, frutta tropicale, melone e mango, tra gli altri.
Nel processo di preparazione della birra, i luppoli vengono aggiunti in bollitura, rilasciando amaro e/o aroma. Quelli da aroma vengono solitamente introdotti verso la fine della cottura, poiché gli oli essenziali tendono a evaporare rapidamente. In alcuni casi, vengono utilizzati anche a freddo nel fermentatore, una tecnica conosciuta come "dry hopping." Non esiste una regola ferma e veloce per questa pratica, e la ricetta, la conoscenza e le scelte del birraio giocano un ruolo determinante nella creazione di birre uniche.
È importante notare che la volatilità degli aromi indica che una birra luppolata con un aroma fresco e intenso non manterrà queste caratteristiche a lungo. Con il tempo, sia la componente aromatica che quella amara possono tendere a svanire. Ad esempio, per produrre lambic, un tipo di birra particolare, vengono utilizzati luppoli vecchi di due o tre anni, che hanno mantenuto solo le loro proprietà conservanti.
Pertanto, la prossima volta che sollevate un bicchiere di birra e percepite l'amaro avvolgere il vostro palato, sappiate che è il risultato di una danza complessa tra il luppolo e il birraio. Quest'erba rampicante ha il potere di trasformare una semplice bevanda in un'opera d'arte gustativa, unendo amaro, aroma e una miriade di sfumature per creare l'esperienza birraia che amiamo e apprezziamo.
Come si fa a capire se una birra è amara?
Se sei un appassionato di birra sicuramente ti sarai chiesto come si fa a capire se una birra è amara, per comprendere questo aspetto ci viene incontro l'indice IBU, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente.
Quali sono gli stili di birra che hanno un gusto più amaro?
Tra le birre più amare in assoluto possiamo annoverare degli stili precisi, e descrivere invece quelle che sono apparentemente amare ma denotano un carattere più aromatico e fruttato. Vediamo Quali
Birra IPA
L'India Pale Ale (IPA) è uno stile di birra originario dell'Inghilterra, diventato popolare in tutto il mondo grazie al suo sapore amaro e aromatico, derivato dall'uso di luppoli aromatici durante la produzione. Questo stile di birra ha le sue radici nel XVIII secolo, quando fu sviluppato per l'esportazione verso le colonie britanniche in India. Per resistere alle temperature elevate durante il viaggio, l'IPA era ricca di luppolo e alcol, preservando il suo sapore e impedendo la proliferazione dei batteri.
Le moderne IPA sono caratterizzate da un alto contenuto di luppoli aromatici, conferendo loro un sapore amaro e fruttato con note di agrumi, fiori e spezie. L'IPA può variare nel contenuto alcolico, oscillando tra il 5% e il 10% o più. Esistono diverse varianti di IPA, come l'American IPA, la New England IPA e l'Imperial IPA, ciascuna con caratteristiche uniche di sapore, aroma e alcol.
L'IPA presenta un sapore notevolmente amaro dovuto all'uso generoso di luppolo, un aroma intenso e complesso, un colore che varia dal dorato al marrone scuro, una schiuma densa e persistente, un corpo medio-pieno e una moderata carbonatazione. Nonostante le similitudini, le varie varianti di IPA differiscono nel contenuto alcolico, aroma e consistenza.
La Red IPA, conosciuta anche come "Red IPA" o "American Red Ale," è una variante che combina le caratteristiche dell'IPA con un colore rossastro ottenuto dall'uso di malti scuri o caramellati. Ha un aroma luppolato e fruttato con note di caramello e tostatura, un sapore amaro ma meno intenso rispetto all'IPA classica, e un corpo leggero o medio-pieno, a seconda della ricetta. Tuttavia, non è uno stile ufficialmente riconosciuto dalla Brewers Association negli Stati Uniti.
Infine, le differenze tra l'American IPA, la New England IPA e l'Imperial IPA si concentrano sul loro sapore, aroma e produzione. L'American IPA è notevolmente amara, con note di agrumi e pino, la New England IPA è caratterizzata da un aspetto torbido e un sapore fruttato morbido, mentre l'Imperial IPA è più forte, amara e alcolica. Questi stili offrono una varietà di esperienze gustative per gli amanti delle birre luppolate.
Birra Pils
La birra Pils boema è stata un'innovazione nel mondo della birra, grazie all'uso di malti di orzo chiari, luppoli nobili selezionati e fermentazione a basse temperature con lieviti a bassa fermentazione. Questo metodo ha dato origine alla birra Pils, caratterizzata da una luppolatura equilibrata e un sapore dissetante, diventando popolare in tutto il mondo. Oggi, è uno stile birrario di riferimento prodotto globalmente.
La birra Pils è una sottocategoria di birra Lager, con un colore dorato, moderata amarezza, aroma delicato e bilanciata luppolatura. Originaria di Plzen, Boemia, è stata creata per soddisfare la domanda di birra leggera e dorata.
A differenza di quello che si pensa, in realtà, la Lager, che viene spesso descritta nella letteratura brassicola, non è effettivamente così amara.
Differenza Tra Birra Pils e Lager
La differenza principale tra birra Pils e Lager risiede nel processo di produzione. La Pils è un tipo specifico di Lager con caratteristiche ben definite, mentre Lager è un termine generico che comprende varie varianti di birra prodotta con lieviti a bassa fermentazione, come Helles, Bock e Vienna Lager.
In breve, la birra Pils è una variante di birra Lager con luppolatura equilibrata e aroma delicato, mentre Lager è una categoria più ampia che include diverse varianti di birra fermentata a basse temperature.
Nomen (non) Omen: La Birra Bitter
Anche un'altra trappola di birre amare è lo stile di birra bitter, che contiene un refuso nel nome. Mentre Bitter significa proprio amaro, in realtà si tratta di una birra a grandi tratti aromatici.
Le Bitter sono birre leggere, a bassa gravità, modesta gradazione alcolica e lieve effervescenza, perfette per il consumo prolungato (session beer). Nonostante la loro modesta struttura, le Bitter offrono un profilo di gusto equilibrato, in cui il malto svolge un ruolo importante senza dominare l'amaro. Al naso, rilasciano aromi maltati che vanno da quelli leggeri a moderati, con sottili note di caramello. Il palato può percepire accenni di pane, biscotto o leggero malto tostato, insieme a sfumature fruttate e un leggero aroma di luppolo, che può variare da basso a moderato, con caratteristiche floreali, terrose, resinose o fruttate.
Il sapore delle Bitter è tipicamente caratterizzato da un amaro da medio ad elevato, derivato da luppoli terrosi, resinosi, fruttati o floreali. La maltosità varia da bassa a media, con un finale asciutto. Il colore spazia dall'ambrato pallido al ramato chiaro, con buona limpidezza e una schiuma da bassa a moderata, di colore bianco o crema, sebbene possa essere scarsa a causa della modesta carbonazione.
L'origine della Bitter è intrecciata con quella della Pale Ale, entrambe simboli della cultura birraia inglese. La rivoluzione industriale del XVIII secolo portò l'uso del carbone per alimentare essiccatoi di malterie in acciaio, producendo un malto chiaro e non affumicato (Malto Pale) e una birra più chiara, che divenne la Pale Ale. Quando l'Inghilterra iniziò a esportare birra in India, le birre dovevano sopravvivere a lunghe traversate e il lievito non poteva lasciare zuccheri facilmente disponibili per le infezioni batteriche. Questo risultò in una birra più amara con dosi di luppolo raddoppiate per le proprietà conservanti, dando vita alla Pale Ale.
Una parte della Pale Ale naufragò vicino a Liverpool nel 1827, venne recuperata e venduta localmente, diventando molto popolare. I birrifici britannici iniziarono a produrla per il mercato interno, rimuovendo il termine "India" e riducendo leggermente il luppolo, mantenendo un amaro significativo, con valori di IBU tra 65 e 95, creando così la Bitter.
Dal 1880 in poi, il termine "Bitter" fu usato per indicare una nuova birra servita prevalentemente alla spina. La Bitter offriva caratteristiche comuni a vari stili, occupando un mercato tra le Pale Ale e le Mild, con la sua amarezza, luppolatura pronunciata e un leggero tono scuro e dolce. In Gran Bretagna, la Bitter è la seconda bevanda più consumata, subito dopo il tè. La sua bassa gradazione alcolica la rende ideale per il consumo abbondante, spesso divenendo il "pasto liquido" tipico inglese.
In Italia, le Bitter hanno guadagnato popolarità grazie ai birrifici artigianali che ne hanno ripreso lo stile classico, creando versioni affascinanti di questo classico inglese.
In Conclusione, a te piace la birra più amara o aromatica?
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